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Acchetare. §. Acchetarsi vale [segue una serie di parole ill.] <…>. Pallav. Stor. Conc. 9. 19. 3. Nè seppe impugnare, nè volle consentire; e s’acchetò, ma non s’acquietò. [In TB vengono accolti sia la fonte sia l’esempio, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Acciabattare. Bart. Uom. punt. 1. 12. E quel maggior di tutti i negozii, che è l’eterna salute, acciabattarlo Iddio sa come. [In TB vengono accolti sia la fonte sia l’esempio, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]). Si registra soltanto l’aggiunta di una specificazione relativa alla pagina da cui è tratta la citazione (p. 242).] Acciabattato. Add. da Acciabattare. Pallav. Stor. Conc. 9. 12. 5. Sarebbe stata temerità l’esporre agli occhi acutissimi dell’invidia un lavoro acciabattato. [In TB è accolto l’esempio, così come la fonte (Pallav. Stor. Conc.); tuttavia, il luogo è modificato: 9. 12. 5. > 2. 62, coincidente con quello indicato in (C), a cui la giunta è attribuita.] Accidente. §. V. Pallav. Stor. Conc. 2. 12. 1. Cristo, quando affermò che quello era il suo corpo suo, intese del suo corpo … secondo una presenza invisibile sotto gli accidenti del pane. [In TB vengono accolti sia la fonte sia l’esempio, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]). Tuttavia, l’esempio è più esteso: viene infatti inclusa anche la parte espunta nel ms. (e lì segnalata per mezzo dei sospensivi), la quale modifica il senso della citazione. Riportiamo integralmente l’esempio: Cristo, quando affermò che quello era il corpo suo, intese del suo corpo secondo la presenza visibile quivi agli apostoli…, e non secondo una presenza invisibile sotto gli accidenti del pane.] Accline. Add. Declive. Varch. Lez. Dant. I. 356. Una via erta si chiama acclive, così una via china si chiama accline, anzi quella medesima considerata come saglie, si chiama acclive, così considerata come scende, si chiama accline, ovvero declive. [In TB l’esempio è accolto in una versione ridotta: viene selezionata la porzione testuale che riguarda la voce accline, con la specificazione che essa è tratta da (C).] Acclive. V. l’esempio del Varch. sopra in accline. [In TB è accolta una porzione dell’esempio riportato s.v. accline (→), ancora con l’attribuzione a (C). Si legge infatti: Varch. Lez. Pros. var. 1. 355.(C) Quella medesima (via accline), considerata come saglie, si chiama acclive.] Accoglitrice. Verbal. femm. Che accoglie. Plut. Adr. Op. mor. 5. 191. Nominò … l’aria …accoglitrice di nuvoli. [In TB vengono accolti sia la fonte sia l’esempio, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Accollare. §. II. Pallav. Lett. 3.20. Sentendosi inabile a soddisfare, mi prega ad accollarmi il suo debito, ed a farne a lei solenne dichiarazione. [In TB vengono accolti sia la fonte sia l’esempio, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Accolto. Add. Ragunato. Dant. Inf. 14. Lagrime goccia, Le quali accolte foran quella grotta. [In TB vengono accolti sia la fonte sia l’esempio, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]). L’esempio in TB è più esteso, e reca la variante faran in luogo di foran presente nel ms. e anche nel testo proposto in Tommaseo (1837). Tuttavia, da un confronto con il testo dell’Inferno dantesco, sembrerebbe trattarsi, in questo caso, di un errore di trascrizione nella versione a stampa.] Accompagnamento. § Per Aggregamento. S. Agost. C. D. 19. 24. Il popolo è accompagnamento di moltitudine razionale. [In TB vengono accolti sia la fonte sia l’esempio, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Accompagnare. §. 1. 6. Dant. Par. 9.[1]E dove Sile e Cagnan s’accompagna Tal signoreggia e va con la test’alta, Che già per lui carpir si fa la ragna. |
§ Accompagnare. Per Far compagno, <Accomunare.> S. Agost. C. D. 8. 27. Li fece (Dio) uomini e martiri, ed halli accompagnati nell’onor celestiale alli suoi santi angioli. [In TB sono accolti il primo esempio (in versione ridotta) e la relativa fonte, ma attribuiti a (C). Risulta accolto in TB anche il secondo esempio (compreso il chiarimento sul soggetto della frase, posto tra parentesi nel ms.), tratto dal Volgarizzamento della Città di Dio di Sant’Agostino, unitamente alla sua fonte, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Accomunato. Pallav. Stor. Conc. 2. 10. 8. E fuor d’ogni ragione che il grado della milizia di Cristo rimanga… accomunato col volgo. [In TB vengono accolti sia la fonte sia l’esempio (in versione leggermente ridotta), con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Acconcio. Sost. §. III. Pallav. Stor. Conc. 12. 3. 1. Quindi il Soave piglia acconcio di fare una lunga digressione. §. IV. Pallav. Stor. Conc. 10. 5. 6. Intorno agli acconci del sinodo trattati dal Mendozza in Perugia…, disse Arras, ecc. [In TB viene accolto il primo esempio, unitamente alla fonte da cui è tratto, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]). Il secondo esempio, invece, non è accolto.] Accoppiabile. Tass. Dial. Messag. 9. Molte [segue cass. volte] fiate accoppia insieme cose che per natura non sono accoppiabili. [In TB l’esempio riportato nel ms è accolto in una versione leggermente ampliata (che vede l’aggiunta di e compone subito dopo la voce verbale accoppia) e la giunta è attribuita a (C).] Accorare. §. E accompagnato col secondo caso, per Crucciare. Tormentarsi[2] Dant. Purg. 5. Di vita uscimmo a Dio pacificati, Che dal desio di sè veder n’accora. § Accorare, per Esasperare. Dant. Par. 8. La mala signoria che sempre accora li popoli soggetti, non avesse mosso Palermo a gridar: Mora, mora. [In TB sono accolti il primo esempio (in versione ridotta) e la fonte da cui è tratto, ma attribuiti a (C).] Accorgere. Nome. Accorgimento, <Sapere>. Dant. Purg. 6. O è preparazion che nell’abisso Del tuo consiglio fai per alcun bene, In tutto dal accorger nostro scisso. [In TB l’esempio e la fonte non sono accolti s.v. accorgere, ma figurano, attribuiti a (C), in altre voci del TB (ad esempio s.v. abisso).] Accortato. Add da Accortare. Pallav. Lett. 1. 109. (Roma 1848) L’altra (lettera) non ostante la brevità del tempo, accortato ancora dalle occupazioni di questo giorno, è stato cibo della mia curiosità. [In TB l’esempio è accolto, unitamente alla fonte da cui è tratto, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] [CT] |
[1] Ins. in interlinea superiore.
[2] Ins. in interlinea superiore.