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A crepa corpo. Bart. Geogr. mor. 8. (Chi si è riempiuto a crepa corpo astengasi dal faticare). In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui è tratto, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]). Acume. §. La acutezza di vista <…> Dant. Par. 32. Dunque, sanza mercè di lor costume, Locati son per gradi differenti, sol differendo nel primiero acume. In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui è tratto, ma è attribuito a (C). Acuto. §. Aggiunto di luce, vale <Vivo>; Penetrante. Dant. Par. 26. E come al lume acuto si disonna ecc. E lo svegliato ciò che vede abborre. E 28 Un punto vidi che raggiava lume Acuto sì, che il viso ch’egli affoca Chiuder conviensi per lo forte acume. §. Aggiunto della facoltà dell’animo, vale Att<…>, <Operativa>, Gagliarda. Dant. Purg. 25. L’altre potenzie tutte quante mute; Memoria, intelligenzia e volontade, In atto, molto più che prima acute[1]. §. Acuto, detto degli affetti, vale Intenso, Ardente. Dant. Purg. 18. O gente in cui fervore acuto adesso Riempie forse negligenza e indugio Da voi per tiepidezza in ben far messo. _ E 24. Ma per fare esser ben lor voglia acuta, Tien alto lor disio. [In TB gli esempi riportati da Corsetto per questa voce risultano ampiamente attestati, ma soltanto a quello tratto da Dant. Purg. 18. è attribuita la paternità di Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]); la citazione, non di rado in una versione più estesa e con alcune varianti formali, risulta peraltro utilizzata nel TB per diverse voci, redatte da altri compilatori: si vedano, ad esempio, le voci benfare (A.Con.), gente (T), indugio (T), ricompiere (C), tiepidezza (C). Anche la citazione da Dant. Par. 26., sebbene in una sua versione più estesa e con alcune varianti formali (in TB troviamo dissonna, nel ms. disonna), compare s.v. acuto, ma la sua redazione è attribuita allo stesso Tommaseo, come dimostra la presenza della ben nota (T). Attestato s.v. acuto è anche l’esempio da Dant. Par. 28., che però si specifica essere tratto da (C). È attestato anche l’esempio da Dant. Purg. 25, che pure risulta tratto da (C); peraltro, è ripreso in TB anche s.v. intelligenza. Ancora s.v. acuto si registra l’esempio (sebbene in versione ridotta) da Dant. Purg. 24, anch’esso tratto da (C). La citazione, comunque, seppur con alcune varianti formali e spesso in versione più estesa, compare in altre voci del TB, redatte da altri compilatori; in particolare, la ritroviamo s.vv. bramoso (T); disìo (M.); rispondere (Camp.) e desìo (Tom.) – qui, peraltro, è erroneamente indicato un canto diverso del Purgatorio dantesco: il XIX).] Adattezza. Attezza. Batt. Albert. Op. 1. 90. Qualunque sia in me l’eloquenza e adattezza a dire. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui è tratto, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Addebolito. Add. da Addebolire. Bart. Vit. Borg. 4. 2. Le forze addebolite delle sue consuete infermità non sempre gli reggevano. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui è tratto, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Addentare. §. Addentarsi, detto delle ruote, vale Incastrarsi, Prendersi co’ loro denti. Bart. Ult. fin. 1. 2. Conciossiacosachè s’addentino (le ruote) l’una l’altra. [In TB sono accolti la fonte e l’esempio (dal quale è espunta soltanto la congiunzione Conciossiacosachè), con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Addomare. Domare. S. Agost. C. D. In pigliare, uccidere e addomare le bestie, quali e quante cose abbia<no> trovate. [In TB sono accolti la fonte e l’esempio (ridotto alla sola definizione dell’espressione Addomare le bestie), con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] |
Addomato. Add. da Addomare. S. Agost. C. D. 19. 21. Addomati si porteranno meglio, però chè non domati si portarono peggio. [In TB l’esempio è accolto integralmente (con la sola variante formale di (ms.) però chè > (TB) perchè), al pari della fonte da cui è tratto, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Addomesticamento. Plut. Adr. Op. mor. 1. 410. Questi addomesticamenti della plebe non sono differenti dall’inescare e dagli inganni tesi agli animali senza ragione. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui è tratto, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Addormentativo. Add. Che fa addormentare. Plut. Adr. Op. mor. 5. 95. Gettando (il noce) odor grave e … addormentativo, lascia dolor nella testa a quelli che s’addormentano sotto i suoi rami. [In TB sono accolti la fonte e l’esempio, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]). Tuttavia, in TB, sebbene ci si riferisca alla medesima opera riportata nel ms., la fonte è indicata come Adr. M. Opusc. Plut. volg. 5. 95.; in TB, inoltre, anche l’esempio non corrisponde esattamente a quello presente nel ms.; si legge infatti: [Cors.] Adr. M. Opusc. Plut. volg. 5. 95. Nominarono il noce carian, perchè gettando odor grave e caroticon, cioè addormentativo, lascia dolor nella testa a quelli che s'addormentano sotto i rami suoi.] Addosso. §. Andare, uscire addosso ad alcuno, vale Assalirlo. Dant. Inf. 21. Con quel furore e con quella tempesta Ch’escono i cani addosso al poverello. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui è tratto, ma è attribuito a (C).] Addottorare.[2] §. Addottorarsi, per Ammaestrarsi, Addestrarsi. Segner. Pred. Apost. 3. 10. Forza è … ciauscuno più volentieri s’accinga ad addottorarsi nelle arti cortigianesche. [In TB sono accolti la fonte e l’esempio (in versione ridotta), con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Addutto. S. Agost. C. D. 17. 16. Saranno menate al re le vergini dopo lei, e le prossime sue ti fieno addutte. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui è tratto, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]), sebbene s.v. addotto, poiché addutto è ritenuta variante obsoleta di addotto (accanto alla voce compare infatti la ben nota crocellina †).] Adeguato. §. Per Conforme, Proporzionato. Varch. Lez. Dant. 1. 34. La quale (verità) è sola obbietto adeguato della mente nostra. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui è tratto, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Aderenza. §. II. Pallav. Stor. Conc. 10. 13. 6. Non voler egli dunque da essi altra aderenza che quanta non pregiudicasse e alla loro coscienza e alla loro libertà. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui è tratto, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Adinvenzione.[3] V. Lat. Invenzione. S. Agost. C. D. 17. 4. Or quali invenzioni ci pensiamo, se non che caggiano li superbi, e surgano li umili? Certo queste adinvenzioni, perseguita. _ E 18.33. Non sarai confuso di tutte le tue adinvenzioni, che empiamente hai contra me commesse. [In TB sono accolti gli esempi forniti da Corsetto (il primo in versione ampliata), così come le fonti da cui sono tratti; tuttavia, essi si ritrovano s.v. adivenzione. Qui, non soltanto compare la sigla [Cors.], ma l’intera redazione della voce appartiene al Corsetto.] Adipe. Grasso. Menz. Sat. 9. Che l’adipe incruento offre del vecchio Adamo almo restauro (qui figuratam. per sacrifizio). [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui è tratto, ma è attribuito a (C).] [CT] |
[1] Ins. in interlinea sup. su parola cass. ill.
[2] Sotto il lemma è posta una croce (X).
[3] Sotto il lemma è posta una croce (X).