Fascicolo Giunte e Correzioni

Scatto di








Affaticare.


Dar fatica, [seguono tre parole ill., delle quali una cass. e sostituita da un’aggiunta in interlinea sup.] <…>. Dante Par. 26. Nè potrà tanta luce affaticarne.


§. E riferito a <…> movimenti. Cresc. <Lib>. 2.27. Ciascuno anno se ne devono levare le piante acciocchè non affatichin’ le madri.


§. E in signif. <…> per Provare fatica, stanchezza. Dant. Purg. 6. Buon Duca, andiamo a maggior fretta; Chè già non m’affatico come dianzi.


§. Affaticarsi vale anche Affannarsi, Adopirarsi, Accingersi. Dant. Par. 11. E chi rubare e chi civil negozio, e chi nel diletto della carne involto S’affaticava e chi si dava all’ozio.


[In TB il primo esempio è accolto, in una versione ampliata; la Cantica dantesca è la medesima, ma vi è una differenza tra TB e il ms. a proposito del Canto da cui l’esempio proviene (in TB, infatti, è correttamente indicato il XIV); inoltre, la paternità della giunta è qui attribuita a Campi ([Camp.]).


Il secondo esempio è accolto integralmente; anche la fonte indicata in TB coincide con quella riportata nel ms., con la sola differenza del luogo specifico da cui è tratta la citazione (2. 28. in TB); ma si dichiara che l’esempio è tratto da (C).


Anche il terzo esempio, proveniente dal Canto VI del Purgatorio, è attestato in TB (sebbene in versione ridotta); ma la paternità della compilazione è attribuita a Tommaseo (T).


Infine, è integralmente attestato anche l’ultimo esempio, che risulta essere stato tratto da (C), dove la fonte indicata coincide con quella riportata nel ms. (e cioè, correttamente, il Paradiso dantesco); diversamente, in TB la Cantica indicata è erroneamente l’Inferno (si veda anche, per un ulteriore riscontro, Commento).]


Affermare.


§. 3. Dant. Inf. 28. Questi, scacciato, il dubitar sommerse In Cesare, affermando che il fornito Sempre con danno l’attender sofferse.


§. E in forza di sost. Dant. Purg. 26. Tutto m’offersi pronto al suo servigio, Con l’affermar che fa credere altrui.


[In TB il primo esempio, al pari della fonte da cui è tratto, è integralmente accolto (con alcuni chiarimenti riguardanti la citazione – posti tra parentesi e in tondo –, alcune trascurabili varianti formali, e l’aggiunta, in coda, della frase latina nocuit sempre differre paratis); la paternità della giunta è attribuita a Corsetto, come attesta la sigla [Cors.].


L’esempio dal Purgatorio dantesco, invece, integralmente accolto s.v. affermare, è attribuito a (C). Inoltre, in TB, viene erroneamente indicata come fonte il XXII Canto, diversamente da quanto correttamente riportato nel ms. e in (C) (ma anche in M1 e M2: cfr. Commento: i versi appartengono al XXVI Canto del Purgatorio).]


Affermatore.


Pallav. Stor. Conc. 5. 3. 6. Come quello che solo abbatte l’autorità degli affermatori.


[In TB l’esempio è accolto, con alcuni ampliamenti ed è attribuito a (C).]


Affettare.


§. Vale anche Alterare, Modificare.


§. E in signif. verb. pass. per Alterarsi, Impressionarsi,[1] Modificarsi. S. Agost. C. D. 12. 17. Certo che si affetta ad alcuna cosa, patisce, e ogni cosa che patisce è mutabile. (Il lat. ha Afficitur.)


§. Affettare vale anche Ostentare, Studiarsi di mostrare certe qualità che non si <profondono>. Magal. Lett. 2. 9. Tutti o la maggior parte degli altri legislatori affettarono la divinità o in proprio o per participazione.


[In TB il primo esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui è tratto, unitamente alle indicazioni poste tra parentesi nel ms. riguardanti la forma latina del verbo; vi è anche la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).


Sono accolti anche il secondo esempio e la relativa fonte, anche in questo caso con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).]



Affettato.


<Add.> §. Per Alterato, Impressionato Modificato. S. Agost. C. D. 12. 17. Non è lecito di credere che diventi altro Dio quando vaca, ed altro quando adopera: però che non è da dire che sia affettato, come se nella sua atura si facesse alcuna cosa, che non fosse stata innanzi.


[In TB l’esempio è integralmente accolto, insieme alla relativa fonte, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).]


Affettivo.


Add. §. Per Bramoso. Teol. Mist. 89. 1. 47. L’anima per la unione dell’amore, la quale è affettiva del vero conoscimento, si unisce a Dio intellettualmente.


§. Affettivo per <…> di <…>. Magal. Lett. 1. 25. Divengono variamente affettive degli organi dell’odorato.


[In TB il primo esempio è integralmente accolto, insieme alla relativa fonte, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).


È accolto e attribuito a (C) anche il secondo esempio, unitamente alla fonte indicata in (C).]


Affetto.


Sost. §. II. Dant. Purg. 2. Io vidi una di lor trarresi avante Per abbracciarmi con sì grande affetto, Che mosse me a far lo somigliante. Affetto. Add. S. Agost. C. D. 22. 20. Non so in che modo noi siamo tanto tratti ed affetti dello amore delli beati martiri.


§. Affetto per Ricercato, Studiato. Espos. P. N. 83. Purgare Dio è amaro gemito di compunzione … non niente dire parole affette, nè lunghe riotte, nè parole rimate.


[In TB il primo esempio è accolto (in una versione leggermente ridotta), al pari della fonte da cui proviene, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).


L’ultimo esempio, anch’esso con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]), è accolto, ma in forma drasticamente ridotta: viene infatti offerta la spiegazione del sintagma Parole affette, tratto da Espos. Patern. 83. (la medesima fonte riportata nel ms.).


Viene accolto in TB anche l’esempio tratto dall’opera di Sant’Agostino, ma attribuito a (C).]


Affidare.


§. Per Assicurare, Dare sicurtà. Pallav. Stor. Conc. 12. 15. 9. In quel salvocondotto si affidavano i Boemi anche per parte del papa.


[In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui proviene, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).]


Affidato.


Sost. Pallav. Stor. Conc. 16. 1. 1. S’ebbe il riguardo... di non chiamar gli affidati, eretici.


[In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui proviene, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).]


Affigere.


§. E in signif. neut. pass. per Figgersi Affigersi. Teol. Mist. 77. 1. 22. La mente quanto più ardentemente <in> Dio s’affige, tanto il prega più attentamente.


[CT]



[1] Ins. in interlinea sup.

Scatto di 9
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