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Affigersi vale anche Raccogliere la mente. Dant. Par. 33. Qual è il geometra che tutto s’affige Per misurar lo cerchio, e non ritrova, ecc. Tale era io a quella vista nuova. [In TB s.v. affiggere (a cui rimanda affigere), è attestata una diversa versione del primo esempio, la cui fonte coincide però con quella indicata nel ms.; la giunta è attribuita al Corsetto (si veda la sigla [Cors.]), subito dopo l’indicazione della fonte, compare inoltre la (C). Anche il secondo esempio, tratto dal Paradiso di Dante, è accolto (in una versione leggermente più estesa), ma attribuito a (C). In TB, infine, è inserito tra parentesi un ampio chiarimento relativo all’esempio, che non sembrerebbe tratto da (C).] Affiggere. Pallav. Stor. Conc. 5. 4. 9. Trascorse a minacciare che... affiggerebbe una scrittura sulle porte del Duomo. [L’esempio è accolto integralmente, unitamente alla fonte da cui è tratto, con la dichiarata attribuzione della paternità della giunta al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Affissare. Bart. Vit. Kost. 1. 3. Dalle loro (cose) non buone divertiva la mente, … e affissavala tutta altrove _ Castigl. Cortig. 1. 4. Non affissano gli occhi nella spera del sole. [In TB sono accolti entrambi gli esempi, nonché le fonti da cui provengono, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]). Riguardo al primo esempio si segnala soltanto che, rispetto al ms., in TB sono poste tra parentesi tonde le parole non buone, e, al contrario, non risulta tra parentesi la parola cose.] Affisso. Add. Da Affliggere, Attaccato. Pallav. Stor. Conc. 18. 4. 7. Dover ben rimanere perpetuamente l’ordinazione di quel concilio quasi affissa alle colonne della Chiesa universale. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui proviene, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Afflato. Sust. Magal. Lett. 2. 6. Se avessero tutti (i profeti) parlato per afflato d’un istesso spirito, avrebbero tutti parlato a un modo. Afflato Add. da Afflare. Segret. Fior. Decenn. 1. Io dico di quel gran Savonarola, Il quale afflato da virtù divina Vi tenne involti con la sua parola. [In TB viene accolta la fonte (Magal. Lett. 2. 6.) e non l’esempio, ma viene comunque segnalato che la giunta è da attribuirsi al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]). È invece accolto (in una versione da cui sono state espunte le parole iniziali Io dico di riportate nel ms.) il secondo esempio; tuttavia, in TB la fonte indicata (Machiav. Op. 8. 107.), pur trattandosi del medesimo testo, non coincide in maniera esatta con quella riportata da Corsetto nel ms.: e ciò perché, come chiarisce la sigla (Gh.), la giunta in questione risulta tratta dal Supplimento del Gheradini, dove, s.v. afflato, sono attestati l’esempio e la fonte riportati in TB.] Afflitto. Add. §. Per Afflittivo, Triste. Ciriff. Calv. 2. 31. Si destò, ch’avea visto strane cose... Affl Afflitte, spaventevol, paurose. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui proviene, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Affocare. §. Per Illuminare fortemente. Dant. Par. 28. Un punto vidi che che raggiava lume Acuto sì, che il viso ch’egli affoca, Chiuder conviensi per lo <forte> acume. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui proviene, ma la redazione della giunta è attribuita al Tommaseo stesso, come segnala la presenza della (T) anteposta all’indicazione della fonte.] Affocato. §. I. Dant. Par. 28. E sappi che il suo movere è sì tosto Per l’affocato amore ond’egli è punto. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui proviene, ma non s.v. affocato e mai con l’attribuzione della paternità della giunta al Corsetto. Fonte ed esempio, infatti, sono attestati in TB almeno s.vv. amore, per (con l’attribuzione a [T]) e pungere (qui senza attribuzione).] Affogamento. Bart. Vit. Kost. 2. 2. De’ morti per affogamento da S. Stanislao risuscitati. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui proviene, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] |
Affralito. Add. da Affralire. Plut. Adr. Op. mor. 5. 35. Il quale spirito affralito ed allentato fa che lo strumento del senso resta languido. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui proviene, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Affrettatore. Pallav. Stor. Conc. 14. 15. 2. L’accrescimento di Pio aveva accresciuto in lui amore verso il Morone, che n’era stato fra i più fervidi e promotori e affrettatori. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui proviene, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Agape. <V.> <G.> T. Eccl. <Parco> banchetto che si faceva nei primi tempi della Chiesa. Pallav. Stor. Conc. 15. 15. 3. Facessero mensa sobria e parca, condita con la lezione della Scrittura, a guisa dell’agape dai Sinodi antichi permessa. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui proviene, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Agente. Sust. Pallav. Art. perfez. 2. 12. Ogni atto frutta all’agente una maggiore e più spedita potenza. §. Agente. T. dei Chimic. Sostanza che agisce su d’un’altra e la scioglie. Bart. Ult. fin. 1. 5. Non più mai solubili da niun contrario agente, che o dentro o di fuori ne ammollisca e distemperi la sodezza. Agente. Add. operante Attivo. Tass. Dial. 1. 54. Il cui lume, o sia quello dell’intelletto agente, come piacque ad Alessandro o d’altro sia … solo c’illustra a conoscere la verità. [In TB sono accolti tutti gli esempi, insieme alle fonti da cui provengono, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]). I primi due esempi sono riportati integralmente, l’ultimo, invece, è ridotto alle parole Il lume dell’intelletto agente, il cui significato viene chiarito subito dopo la citazione.] Agevolare. Pallav. Stor. Conc. 10. 3. 3. Tali mezzi non si proponevano per agevolare, ma per fuggire il fine. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui proviene, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Agevolato. S. Agost. C. D. 21. 6. Non solamente non siamo affannati e ristretti, ma eziandio siamo allargati e agevolati a rispondere. [In TB l’esempio è accolto integralmente, al pari della fonte da cui proviene, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]).] Agevolatore. Verbal. masch. Che agevola. Bart. Ultim. fin. 2. 9. Si fanno agevolatori e scorta a seguitarli. [In TB l’esempio è accolto integralmente, con la dichiarata attribuzione della paternità al Corsetto (compare infatti la sigla [Cors.]); viene accolta anche la fonte, ma è espunta l’indicazione del luogo preciso da cui la citazione è tratta, riportato invece nel ms.] [CT] |